Castelguidone
BENVENUTI SUI MONTI FRENTANI
Comune di CASTELGUIDONE
Cenni Storici
Arroccato su un crinale roccioso a 775 m s.l.m. tra i torrenti Valloncello e Lame delle Pesce, Castelguidone domina la Valle del Trigno al confine con il Molise, regalando interessanti vedute su un paesaggio variegato di boschi, campi coltivati e pascoli.
La prima menzione ufficiale del paese risale al XIV secolo, quando compare come Castrum Guidonum in un documento storico. Tuttavia, la storia di questo territorio affonda le sue radici in epoche ben più remote, probabilmente risalenti all'Alto Medioevo. A confermarlo sono diversi ritrovamenti archeologici, tra cui i resti di una villa romana, colonne risalenti al II secolo a.C e una testa in bronzo esposta al Museo della Biblioteca Nazionale di Parigi. Altri insediamenti di epoca romana e tardo-antica sono stati individuati in località Duaro e sul Monte (844 m slm), dove restano tracce di mura fortificate, forse appartenenti ad un recinto medievale.
Poche sono le notizie sul castello di Castelguidone. L'uso del termine castrum nei documenti medievali suggerisce l'esistenza di una struttura fortificata di primaria importanza, distinta da eventuali torri o presidi minori. Un'area denominata Piane Castello, situata ad est del paese, potrebbe indicare il sito di un'antica postazione militare destinata al controllo della Valle del Trigno del vicino Molise.
Anche in epoca feudale, il borgo rivestì un ruolo strategico e sul piano politico appartenne alla famiglia Sangro fino al 1414, per poi passare ai Caracciolo e, infine, ai Lutio, che ne detennero il controllo fino alla fine del XVIII secolo.
Nella carta del Magini del 1620, storico atlante geografico d’Italia, il borgo appare menzionato come C. Giuduni, segno di un'evoluzione fonetica del nome.
Punti di Interesse
Una passeggiata nel centro storico permette di scoprire i resti delle antiche mura medievali, porticati e sottoportici. Le mura, un tempo erette per proteggere il borgo da incursioni, sono visibili in più punti del paese, in particolare nei pressi della Chiesa di Santa Maria della Stella. Di origini antecedenti al XV secolo, subì nel XX secolo la demolizione della sua struttura originaria, ormai pericolante. Questo intervento causò la perdita di diversi elementi artistici e liturgici, tra cui l'organo e il fonte battesimale. L'attuale chiesa tuttavia conserva arredi lignei, dipinti e reliquiari di pregio. Qui è venerato il corpo di Santa Clementina, patrona del paese.
Nel cuore del borgo si trova la Fontana municipale, risalente a un periodo antecedente al XVIII secolo. Un'iscrizione presente sulla fontana riporta la data del 1895 ed i nomi di Pietro Sigismondi e Adamo Meo, scalpellini locali che contribuirono alla sua realizzazione. Nel corso degli anni, la struttura ha subito vari interventi di manutenzione. Ricostruita accanto ad una colonna in pietra sormontata da una croce in ferro, la fontana presenta una base circolare ed un elemento centrale che richiama la forma di un piccolo tempio.
A circa un chilometro dal paese, sul colle omonimo, sorge la Chiesa di San Vito, un edificio in pietra e legno, consacrato nel 2003. La sua posizione offre un'ampia vista panoramica su Castelguidone e sulla valle del Trigno.
Un importante sito archeologico è rappresentato dalle Colonne di Castelguidone, scoperte per caso nel 1953 da un contadino. Scavi successivi portarono alla luce la base di un porticato e una colonna intera, suggerendo che l'area ospitasse un edificio monumentale di epoca ellenistica. Il colonnato, oggi custodito nella sede comunale, si compone di quattro capitelli dorici “perfettamente finiti” e numerosi rocchi di colonne “allo stato di bozza”.
Per gli amanti della natura, il territorio offre interessanti opportunità di escursione. Una tappa imperdibile è la Quercia di Colle delle Tane, nota localmente come "Quercia di Zia Brigida". Dichiarata Monumento Naturale nel 2012, questa imponente quercia, facilmente accessibile, raggiunge un'altezza di 19 metri con una circonferenza di 5,70 metri. Lungo il percorso naturalistico, inoltre, si può di ammirare un vecchio tholos, un antico rifugio pastorale testimone di quando queste aree venivano utilizzate per il pascolo delle pecore.
Eventi e Tradizioni
Castelguidone è un paese legato alle sue radici, dove le festività religiose, le tradizioni culinarie e le usanze popolari si tramandano di generazione in generazione. Il borgo vanta due santi patroni, celebrati con grande devozione Festa di San Vito Martire (giugno) e la Festa di Santa Clementina (ultima fine settimana di settembre).
La cucina di Castelguidone è espressione autentica della tradizione abruzzese, caratterizzata da ingredienti semplici e genuini. Tra i primi piatti spiccano i cavatelli al ragù di carne, preparati con pasta fresca lavorata a mano e le sagne appezzate, piccoli quadrati di pasta serviti con sugo fresco fatto in casa.
Nel periodo di Carnevale, tutto il paese si dedica alla preparazione dei dolci tipici: la cicerchiata, un insieme di piccole sfere di pasta fritte e avvolte nel miele, e le paste nere, dolci energetici a base di frutta secca e miele.