di: Valle del Treste

CASTIGLIONE MESSER MARINO

Castiglione Messer Marino


Castiglione M.M. situato a 1.081 m s.l.m., si erge in posizione storicamente strategica tra le valli del Sangro e del Trigno Sente, Treste e Sinello. Il comune vanta la vetta più alta dei Monti Frentani, Monte Castelfraiano, che dai suoi 1415 m s.l.m. offre panorami spettacolari che si estendono dalla Maiella alle Mainarde, dal Matese fino al mare Adriatico. 

L'insediamento umano a Castiglione M.M. ha origini preistoriche, anche se non ci sono ricerche specifiche in proposito. Tuttavia, ci sono prove di movimenti di pastori attraverso le valli del Biferno e del Pescara fin dal periodo neolitico e dall'età del bronzo. Il primo documento noto, risalente al 1027, attesta che le abbazie di Santa Maria della Noce e di San Salvatore erano parte del feudo del conte Manieri di Trivento, indicando così l'appartenenza di Castiglione M.M. alla contea di Trivento

Nel XII secolo, Castiglione M.M. diventa feudo controllato di alcuni militi sotto il dominio del feudatario Simone conte di Sangro. Un’ulteriore conferma della rilevanza storica del paese è data dalla menzione nel Libro di re Ruggero. Un’opera geografica, commissionata da Ruggero II al viaggiatore e geografo arabo Al-Idrisi, comprendente una guida per i viaggiatori, completa di mappe ed informazioni utili sul mondo conosciuto. Dal 1400 in poi, i Carraciolo di Santo Bono diventano feudatari del borgo attraverso una politica matrimoniale. Il feudo viene acquisito come parte della dote di Maria de Sangro, sposa di Marino Caracciolo e, proprio in onore di quest’ultimo, il nome del paese subisce la modifica in Castiglione Messer Marino.

Per molto tempo l’economia del paese ruota intorno alla produzione di legname, carbone e alla transumanza proveniente dalle terre della Puglia. Tutt’oggi la zona di pascolo è attraversata da ciò che resta del tratturo Ateleta-Biferno, lungo il quale è possibile imbattersi nelle antiche costruzioni a tholos – capanne- realizzate con pietre a secco dai contadini. 

Punti d’interesse 

Il borgo offre un'esperienza unica non solo per la sua architettura storica e religiosa, ma anche per la presenza di esempi di architettura contadina, come le caratteristiche case in pietra a due camere su due livelli, che conferiscono al paesaggio un fascino autentico.

La chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo risalente al XVI secolo è arricchita da decorazioni che riflettono la scuola molisana influenzata dallo stile barocco, nella sontuosa cappella voluta dai Caracciolo preserva la statua lignea della Madonna del Monte.

Le chiese di Santa Maria delle Grazie e di San Rocco offrono spunti di interesse per i visitatori, con le loro decorazioni barocche e la loro storia intrinseca legata alla vita della comunità locale.

Infine, le due fontane monumentali in pietra, posizionate una a monte ed una a valle del paese, rappresentano un elemento caratteristico del paesaggio urbano. Un interessante percorso di circa 3 km, chiamato Anello delle Chiese e delle Fonti, guida i visitatori attraverso diverse chiese e fonti del paese.

Un prezioso tesoro naturalistico poco fuori dal paese è rappresentato dall’Abetina di Selva Grande, un'area protetta istituita nel 1996 caratterizzata da faggi e pascoli, ma è soprattutto la presenza dell’abete bianco, una rarità in questa parte della penisola, a darle un elevato valore naturalistico. Si estende tra Monte Fischietto e Monte Castelfraiano, su quest’ultimo ancora oggi sono presenti i resti del castello che dà nome al monte. In località Lupara, circondata da una suggestiva cornice naturale, si trova la chiesa rurale della Madonna del Monte ricostruita intorno alla metà del secolo scorso su antichi ruderi di un convento francescano del XVI secolo. La leggenda della pastorella muta che, dopo il miracoloso ritrovamento della statua della Madonna con il bambino riacquista la parola, aggiunge un fascino particolare a questo luogo solitario e suggestivo.

 

COMUNE DI CASTIGLIONE MESSER MARINO

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