di: Valle del Treste

CUPELLO

La terra del Carciofo

Cupello


BENVENUTI SUI MONTI FRENTANI

Comune di CUPELLO

Cenni Storici

Cupello è un piccolo centro urbano situato a 264 m s.l.m., con un territorio che si estende fino ai fiumi Treste e Trigno. La sua area, una delle più estese della provincia chietina, è caratterizzata da dolci colline, principalmente coltivate a seminativi ed uliveti. I versanti che si affacciano sulla valle del Treste presentano affioramenti gessosi, aggiungendo un'interessante caratteristica geologica al paesaggio. L'origine del toponimo Cupello offre diverse ipotesi, ma l'etimologia più accreditata suggerisce che il nome derivi da una collina dove venivano prodotte le cuppelle di terracotta, utilizzate come tegole per coprire le capanne. I primi insediamenti umani risalgono all’epoca preromana e sono legati all'attività della transumanza lungo il tratturo Centurelle-Montesecco. La conferma che questa zona fosse già frequentata da popolazioni antiche è data dalla scoperta di resti archeologici, tra cui una villa romana, un pugnale di ferro del VI secolo a.C. ed altri reperti significativi. Tra le zone archeologiche più importanti si possono citare Colle Polercia e La Botte. La crescita del primitivo borgo, chiamato inizialmente Villa Schiavoni, si colloca nella prima metà del XVI secolo e coincide con l'arrivo delle popolazioni cristiane slave, fuggite a causa dell'espansione dell'impero musulmano turco nella penisola balcanica. È proprio grazie all’arrivo di questi migranti, dediti all’agricoltura, che molte località abruzzesi risorgono dopo essere state colpite dal terremoto nel 1456. I principali sostenitori furono i D'Avalos di Vasto, che permisero ad una colonia di Schiavoni di insediarsi a sud del capoluogo Monteodorisio, che al tempo comprendeva la Contea di ben dodici paesi.

La storia di Cupello è caratterizzata da due eventi significativi che hanno lasciato un'impronta indelebile. Il primo risale al 16 maggio 1811 e segna un momento di trionfo, dopo secoli di battaglie civili e legali, Cupello ottiene finalmente l'autonomia da Monteodorisio, diventando un comune indipendente. Il secondo evento scrive una pagina tragica, durante la Seconda Guerra Mondiale il paese diventa teatro di un devastante bombardamento che causa vittime civili. Oggi la comunità è insignita della medaglia di bronzo al Merito Civile.

Punti di Interesse

Alcune testimonianze dell'origine medievale continuano a vivere nei vicoli stretti e nelle scalinate esterne delle case, localmente dette brancatelli. Nel centro storico, tra i principali edifici fortificati, ci sono il Palazzo Marchione del XIX secolo, oggi sede del municipio e il Palazzo Erminio Boschetti -don Ciccio- con torretta, il cui primo impianto risale al XVIII secolo. Tra le strutture religiose è visitabile la Chiesa della Natività di Maria Santissima. L’impianto è antecedente al XVI secolo e al suo interno è presente una pregevole scultura lignea policroma e un antico battistero. Di particolare interesse sono il portale in pietra scolpita e il campanile, quest'ultimo edificato in laterizio con elegante coronamento in ferro battuto. Oggi mostra ancora i segni dei bombardamenti del 1943.

La Chiesa della Madonna del Ponte, ricostruita nel 1956 dopo i bombardamenti, è conosciuta anche come Chiesa vecchia, deve il suo nome alla chiesa antica che un tempo sorgeva al di fuori del paese vicino al cimitero. Sulla facciata, accanto alla porta d'ingresso, c'era una finestrella dalla quale i passanti potevano ammirare l'immagine venerata della Madonna.

Eventi e Tradizioni

Ogni anno la comunità si riunisce per importanti celebrazioni sia di carattere civile che religioso. Tra gli eventi più significativi vi è l’immancabile appuntamento, a fine aprile, con il Festival del Carciofo, che celebra con stand gastronomici il Carciofo di Cupello. Altri due momenti di festeggiamento si svolgono ad agosto e sono: la festa di San Rocco con la sfilata di trattori e carri agricoli per le strade del paese e la Sagra delle 'Ndrocchie, una pasta fresca, simile a fusillo, lavorata a mano con il ferretto. Viene accompagnata da gustosi condimenti come ragù, ventricina e formaggio.

Curiosità

Le prime testimonianze della storia del carciofo di Cupello risalgono al XVI secolo, il suo è un affascinante racconto che si snoda attraverso secoli di tradizione agricola. Nel corso del tempo, questo fiore commestibile è diventato parte integrante dell'identità di Cupello, trasformandosi da una pratica di autoconsumo ad un'attività commerciale più strutturata, soprattutto negli anni Cinquanta. La varietà del carciofo di Cupello è nota come Mazzaferrata per la sua forma che ricorda un'antica arma medievale e deriva dalla specie romana chiamata Campagnano. Il suo sapore distintivo ha guadagnato sempre più riconoscimento, diventando un simbolo di eccellenza culinaria e di orgoglio per la comunità locale. Oggi, continua ad essere coltivato con passione e dedizione, portando avanti una tradizione centenaria che unisce il passato al presente, mentre il suo valore gastronomico e la sua storia radicata nella cultura abruzzese lo rendono un tesoro culinario apprezzato in tutto il territorio.

Visita il sito del Comune

Mappa