di: Valle del Treste

DOGLIOLA

Dogliola


Antico paese dove il tempo sembra essersi fermato, Dogliola è posto a 445 m s.l.m. sulla sommità di un colle rivolto verso la valle del fiume Trigno. Il primo insediamento risale al tardo Impero Romano, come attestato dalla presenza di alcune ville e dalla necropoli rinvenuta nei pressi del Monte Moro. Il primo documento che menziona Dogliola, derivante dal latino - doliolam piccola botte - risale al XII secolo. In questo periodo, Ugo di Grandinato, signore di Fresa, dona il castello di Dogliola all’abate Giovanni di S. Angelo in Cornacchiano. Nel 1267, con l'insediamento degli Angioini sul trono di Napoli, il popolo di Dogliola si ribella contro l'abate alleandosi con i fautori del partito imperiale, ma l'autorità dei frati benedettini viene ristabilita grazie ai vassalli di Palmoli.  Successivamente, con l’avvento del sistema feudale, la curia pontificia perde il potere su Dogliola che da quel momento conoscerà il dominio di varie nobili famiglie, tra cui i Di Sangro e i marchesi D’Avalos del Vasto.

Punti d’interesse

Il centro storico conserva parte del suo aspetto medievale con le case accostate - a mo’ di cinta muraria difensiva - disposte a spina rispetto all’asse viario principale. Nei pressi dell’accesso al paese vecchio, si incontra il Palazzo dei Della Fazia, abitazione privata, con l’annessa area sacra de Lu Castr, in cui era posizionata l’antica chiesa parrocchiale Badia di Santa Maria delle Grazie crollata sul finire del 1700.

La nuova Chiesa Parrocchiale di San Rocco, completata agli inizi del 1800, è costruita in stile moderno. La facciata, dal disegno settecentesco, è impreziosita dal portale e da una grande finestra in pietra scolpita. 

Uscendo dal paese, si incontra un punto panoramico dove lo sguardo si apre su una natura rigogliosa con il mare e le dolci colline molisane che si estendono all'orizzonte. Poco più avanti è situata la Fonte Vecchia le cui origini risultano precedenti al XIX secolo, un tempo era il punto di approvvigionamento d'acqua per gli abitanti del paese, rappresentando un luogo centrale per la vita quotidiana e le attività agricole. Oggi, della Fonte Vecchia, si conservano alcune lastre epigrafiche e degli stemmi in pietra scolpita, in quanto gli interventi edilizi hanno modernizzato l’intera struttura.

Per gli amanti della natura, Dogliola è il punto di partenza del Sentiero dei Gessi, un itinerario di 37 km che collega sei comuni dei Monti Frentani estendendosi fino a Gissi. Seguendo le indicazioni, ci si immerge nei boschi sottostanti al paese, dove sono ben visibili le morge, termine dialettale che si riferisce a delle pareti rocciose. In particolare, le morge dogliolesi, soprannominate dagli abitanti del luogo La Motta e Morge Palombo, sono caratterizzate da affioramenti rocciosi costituiti prevalentemente da selenite, una varietà di gesso cristallino che, colpito dai raggi solari crea effetti di luce molto suggestivi. Questo fenomeno regala alla valle uno spettacolo unico e affascinante.

 

COMUNE DI DOGLIOLA

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