di: Valle del Treste

GISSI

Gissi


Gissi il cui nome deriva dal latino Gypsum – gesso - è un borgo medievale adagiato su di una rupe gessosa a 499 m s.l.m., situato tra i torrenti Ferrato e Morgitella, domina il paesaggio circostante come un antico custode dei segreti del tempo. La sua storia è molto antica, ne sono testimoni il ritrovamento corredi funerari in terracotta e bronzo all’interno di una necropoli. Si ritiene infatti che, prima del III secolo a.C., il territorio fosse abitato da popolazioni italiche, in particolare dai Frentani e successivamente dai Romani.

Nel XII secolo il feudo, noto come Gissum, godeva di una posizione di notevole importanza economica e strategica, testimoniata dalla presenza di quattro cavalieri e dal feudatario Joczolinus, conte di Loreto nobile di famiglia normanna. Un’ulteriore conferma della rilevanza storica del luogo è data dalla menzione nel Libro di re Ruggero. Un’opera geografica, commissionata da Ruggero II al viaggiatore e geografo arabo Al-Idrisi, comprendente una guida per i viaggiatori, completa di mappe ed informazioni utili sul mondo conosciuto. Nel corso dei secoli successivi, il territorio passa sotto il dominio di varie famiglie nobiliari tra cui, i d'Avalos marchesi del Vasto che ne prendono il controllo dalla metà del XVII secolo. 

Nell’era moderna, la storia di Gissi ruota attorno al duro lavoro nelle cave di gesso e all'attività dei numerosi gessifici che, fino alla metà del 900, rappresentano l'economia e l'identità del paese. Ancora oggi è possibile trovare le cave dismesse che testimoniano la storia e la tradizione del gesso, mentre l'ultimo gessificio ha chiuso nel 1993.

Punti d’interesse

All’ingresso del paese si trova la Chiesa di S. Bernardino da Siena, ricostruita in stile moderno, nella quale si conserva un’antica immagine del Santo risalente alla seconda metà del XV secolo, si tratta di una statua lignea tinteggiata di piccole dimensioni. Passeggiando per le vie di Gissi Vecchia, si incontrano le antiche abitazioni costruite in blocchi di gesso e molte cantine, le primitive grotte dove questi blocchi di cristallo venivano estratti e intagliati per costruire il paese. 

Degno di nota è Il Palazzo ottocentesco Carunchio, che un tempo ospitava l’omonima famiglia e che ora funge da Municipio, è un imponente complesso architettonico costruito sui resti di un antico monastero francescano. Conserva parti delle mura e una cisterna di cui ancora oggi è visitabile il pozzo da cui veniva estratta l'acqua. All'interno dell’edificio, si trova una suggestiva macina in pietra scavata nel gesso.

Nel centro del paese è possibile visitare il Museo Storico Etnografico, che espone foto, attrezzi da lavoro, oggetti di vita quotidiana, ritratti, documenti, abiti e tessuti che raccontano la storia locale e quella del rapporto tra l'uomo e il gesso.

Spostandosi verso la parte più alta del paese si snoda una caratteristica scalinata, dove sorge in posizione dominante la Chiesa di Santa Maria Assunta edificata nel 1033 sui resti di un’antica pieve, la sua forma attuale è il risultato di trasformazioni avvenute in tempi successivi. Al suo interno sono custoditi un crocifisso in legno risalente alla fine del XIII secolo o inizi del XIV secolo ed un grande organo, vero gioiello d'arte barocca, realizzato verso la fine del XVII secolo. Al fianco della chiesa si staglia un maestoso campanile in pietra calcarea di oltre 30 metri, risalente al Settecento.

Per gli amanti della natura, Gissi, è il punto di arrivo del Sentiero dei Gessi, un itinerario di 37 km che collega sei comuni ricadenti sulla vena del gesso dei Monti Frentani, con partenza da Dogliola.

 

Mappa

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