Guilmi
Il borgo è posizionato in prossimità della Valle del fiume Sinello su una collina a 674 m, i cui pendii sono interamente coperti di boschi di quercia. La visita del paese, tra strette viuzze, svela la struttura prettamente medievale del centro urbano. L'ipotesi che Guilmi abbia avuto origini difensive è plausibile, considerando la sua posizione strategica e la presenza di tracce delle vecchie mura nelle strutture delle abitazioni. Inoltre, sui portali delle case si possono trovare preziose testimonianze sulle origini storiche e sugli abitanti. Molti presentano archi a tutto sesto, tipici del medioevo, con chiavi di volta decorate con stemmi o simboli che indicavano la famiglia o la classe sociale. Altri portali mostrano incisioni su pietra del 1700. Inoltre, la teoria che, durante il tardo Medioevo, l'insediamento originario si trovasse alle pendici del colle vicino all’attuale Rocca Tripaldi, sembra supportata dalla presenza dei ruderi della chiesa di San Marco in prossimità della roccaforte. La caratteristica delle chiese medievali era infatti di sorgere in luoghi centrali vicino alle comunità. La prima citazione documentata del borgo riguarda proprio la chiesa di San Marco, menzionata nel 1012 in una donazione al monastero di San Stefano da parte di Trasmondo II, conte di Chieti. Nelle epoche successive Guilmi conosce il dominio di diversi nobili, tra cui Giacomo Caldora di Monteodorisio e i d’Avalos marchesi del Vasto, che ne mantennero la pertinenza fino all’abolizione della feudalità.
Il toponimo Guilmi ha un'origine incerta, una tradizione locale suggerisce che il nome possa derivare dalla parola olmo, riferendosi in particolare ad un olmo situato nella piazza principale del paese. Questo è richiamato dal motto comunale Hic est Ulmus, che significa Qui c’è l’olmo.
Punti di Interesse
Nella parte più alta del centro storico si trova la chiesa parrocchiale dell'Immacolata Concezione ampiamente trasformata nel XVIII secolo, al suo interno conserva un magnifico organo in legno. Lo stile barocco è richiamato sia nella facciata che nelle forme del portale scolpito in pietra, mentre sull’architrave si legge 1767 anno di completamento della chiesa. Il campanile in pietra, a torre tozza e pianta quadrangolare, nel 1861 ha avuto anche una funzione difensiva dagli attacchi dei briganti, offrendo rifugio agli abitanti del paese. Accanto alla chiesa sorge Palazzo Lizzi, antico edificio, la cui mole imponente lo rende ancora ben visibile nonostante le modifiche rispetto alla versione originale.
Di particolare interesse il Museo degli antichi mestieri all’interno del quale sono esposti oggetti e utensili di uso domestico della tradizione contadina, che racconta la storia di un passato ricco di attività e di lavoro.