Lentella
Lentella è un piccolo borgo che sorge sulla vena di gesso abruzzese, incastonato su di una rupe tra dolci colline argillose. Situato a 398 m s.l.m., gode di una posizione privilegiata che regala panorami spettacolari verso le vette della Maiella e il mare Adriatico. Una leggenda sull'origine del paese offre un affascinante intreccio di storia e mito che si fonde con la tessitura della cultura e dell'identità locale. Si racconta che una nobildonna di nome Lentula, figlia del governatore romano, si fermò con il suo seguito vicino al fiume Trigno, dove confluisce con il Treste, luogo favorevole per l'agricoltura e la pesca. Qui la carovana lasciò delle tende sul posto nelle quali si insediarono alcuni abitanti delle terre circostanti. Sebbene la veridicità del racconto possa essere oggetto di discussione, i segni degli insediamenti preromani e romani, insieme alle testimonianze delle culture indigene, forniscono un ancoraggio storico tangibile. Nel Medioevo, le incursioni saracene spinsero la comunità a spostarsi nell'entroterra, cercando rifugio su un'altura più facilmente difendibile e inaccessibile da tre lati. Questo spostamento determinò la posizione attuale del borgo e portò alla costruzione di torri difensive e del borgo fortificato con il Castello di Lentella. Il paese appare per la prima volta nel 1130 in un documento storico, appartenente ai baroni Grandinati, per poi passare sotto il dominio di altri feudatari, come i Di Sangro e i D'Avalos. Per i secoli successivi, Lentella è da inquadrare nella storia dell’Italia meridionale nel Regno di Napoli. Lo sfruttamento fiscale spagnolo afflisse la popolazione, culminando in sommosse e nell'ascesa dei briganti. Nel marzo del 1950, la lotta contadina per la terra e diritti lavorativi raggiunse l'apice con lo sciopero al rovescio, che si concluse tragicamente con la morte di tre manifestanti.
Punti di Interesse
Le mura di cinta a scarpa raccontano la storia difensiva del borgo fortificato, caratterizzato dai Palazzi Catalano e Giovannelli e dal sottoportico dell’Assunta. Nella contrada Casale Monaci, si trovano tracce di un insediamento medievale benedettino ed una fonte di gesso, la cui acqua, secondo la tradizione locale, è utilizzata per lavare gli occhi e curare alcune malattie. Accanto alla sorgente, è ancora visibile un antico acquedotto risalente al periodo romano o all'alto medioevo, realizzato con tegole in terracotta. Situata nel punto più alto del centro storico si trova la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta che conserva una lapide del 1502 e presenta decorazioni interne di stile tardo barocco e ottocentesco. A pochi passi si trova la Cappella dei Santi Cosma e Damiano, dedicata ai Patroni protettori dei medici. La sua menzione più antica risale al 1576. Riedificata in stile neogotico alla fine del XIX secolo, con il coinvolgimento dell'intera comunità di Lentella, presenta un soffitto in gesso considerato un'opera d'arte. Danneggiata dal terremoto del 2002 è rimasta chiusa fino alla riapertura nel 2019.
A pochi km dal paese, in località La Coccetta sono visibili testimonianze storiche dall'età del bronzo al Medioevo, tra cui i resti della torre e del Castello Manno, parte di un antico borgo scomparso nel XIV secolo. Menzionato per la prima volta nel 994, il castello fu successivamente utilizzato come rifugio per monaci anziani e malati, con mansioni principali legate alla gestione del tratturo Centurelle-Montesecco.
Lentella, inoltre, riveste un ruolo importante nel Sentiero dei Gessi, prima tappa di un itinerario lungo 37 km che collega sei comuni ricadenti sulla vena del gesso dei Monti Frentani e che si estende fino a Gissi.