di: Valle del Treste

MONTAZZOLI

Montazzoli


Montazzoli sorge su un promontorio a 850 m s.l.m., nei pressi della sorgente del fiume Sinello. Il paese è circondato da un paesaggio naturale molto suggestivo: da un lato si estende una fitta faggeta che, durante l'autunno, si colora di tonalità vivaci, mentre dall'altro lato si trovano ampi pascoli montani. Il toponimo di Montazzoli, di derivazione longobarda, suggerisce l'esistenza di un insediamento strutturato già nell'alto medioevo. Le fonti storiche indicano una fase iniziale di aggregazione tra il IX secolo e il XII secolo. Nel Registro di Farfa dell'840 compare il termine Azzilo, derivante dal nome proprio Ado. Successivamente, documenti dell'Archivio Arcivescovile di Chieti menzionano le forme De Montazulis e de Montazolo. Durante l'amministrazione longobarda, l'insediamento militare cresce espandendosi concentricamente, mentre con la dominazione normanna diventa un feudo assumendo la funzione di passo nel controllo delle vie della transumanza e nella riscossione di dazi e pedaggi. Nel 1270 nella documentazione amministrativa angioina viene identificato come castrum. Durante il dominio degli Angioini e degli Aragonesi, Montazzoli si estende fino all'estremità del costone roccioso, dove viene costruita la cappella del Purgatorio, andata poi distrutta. Nel XV secolo, la baronia è concessa a Tommaso di Sangro, ma passa ai De Giptis, a causa dell'insubordinazione dei Sangro, che ne tornano poi in possesso fino al XVII secolo, quando viene acquisita da Giuseppe Franceschelli, che la detiene fino all'abolizione del feudalesimo.

Ancora oggi, Montazzoli mantiene la sua struttura originaria grazie alla sua topografia unica, con due rilievi contrapposti: Colle San Carlo a sud e Colle Ripa a nord, separati da una piccola pianura dove si trovano le abitazioni moderne. Colle Ripa è affacciato sulla sottostante valle del Sinello ed ospita il nucleo storico del paese sviluppatosi intorno al castello.

Punti di Interesse

Nella parte più alta di Montazzoli, sopra ad uno stretto sperone di roccia, sorge il Castello Franceschelli. Originariamente costruito come struttura difensiva, ha svolto un ruolo importante nel controllo e nella difesa del territorio circostante durante il medioevo. Nel corso del tempo, è stato oggetto di varie modifiche architettoniche e fu la famiglia Franceschelli, i cui discendenti ne sono ancora proprietari, a contribuire significativamente alla trasformazione e all'arricchimento conferendo al castello un'impronta rinascimentale e barocca. Nelle vicinanze del castello si trova la Chiesa parrocchiale di San Silvestro Papa eretta nel 1724 dopo l’abbandono dell vecchia Chiesa Parrocchiale Santa Maria del Purgatorio, sorge sul sito di una precedente cappella dedicata a San Vincenzo. Presenta uno stile barocco con una torre campanaria di ispirazione tardo romanica. Al suo interno, sull'altare maggiore, si trova un ciborio ligneo del Cinquecento e vari arredi sacri di valore artistico, tra cui una croce processionale del Quattrocento e pezzi di argenteria del Settecento. Dietro alla parrocchiale è situata la Chiesa di Sant’Antonio, in origine fu la cappella privata dei Baroni Franceschelli. Sebbene la tradizione locale la faccia risalire al 1700, molto probabilmente le sue origini sono più antiche. L'interno è in stile barocco e conserva numerosi arredi e decorazioni di quell'epoca, tra cui un notevole organo del Settecento con una data di costruzione del 1741 incisa su di esso.

Fuori dal paese si trova la Chiesa di Santa Maria della Spogna, così chiamata perché sorge in un luogo roccioso di formazione carbonatica, una pietra detta localmente spugna. Lo stile è principalmente ottocentesco, con elementi barocchi nel portale e nel finestrone. All'interno si trova un organo del XIX secolo. Secondo la tradizione è stata costruita in quel sito per volere della Madonna, quando una inattesa nevicata coprì tutta la zona circostante rimase libera solo una piccola parte di terreno sul quale i fedeli costruirono la chiesa.

 

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