di: Valle del Treste

SAN BUONO

San Buono


BENVENUTI SUI MONTI FRENTANI

Comune di SAN BUONO

Cenni Storici               

Circondato da verdeggianti boschi, il borgo è posto a 470 m s.l.m. sul versante sinistro della valle del fiume Treste. La sua storia è antica e affonda le radici nell'età del ferro, come attestato dal ritrovamento di un antico santuario frentano in località Fonte San Nicola. Nel VI secolo, il villaggio originario venne fondato dai Romani su di una collina, come rifugio dalle invasioni barbariche. Proprio questa collina, nel IX secolo, fu consacrata dai monaci benedettini al martire Buono, assumendo il nome di mons Sancti Boni, monte di San Buono. Nel X secolo, con la costruzione del castello e delle mura, divenne noto come castrum Bonum, castello di San Buono. Passò attraverso diverse famiglie feudali, incluso il dominio dei Caracciolo, che acquisendo il prestigioso titolo di Principi di Santo Bono, mantennero il controllo del paese per quattordici generazioni fino all'abolizione della feudalità nel XIX secolo, quando il nome fu italianizzato in San Buono. Oggi il borgo conserva il fascino delle sue antiche ruelle, che invitano i visitatori ad esplorare gli angoli più segreti del centro storico.

Punti di Interesse

Nel corso dei secoli, il castello originario è scomparso completamente, assorbito prima dalla chiesa di San Lorenzo Martire e successivamente dal Palazzo Caracciolo, oggi adibito a residenza privata. Quest'ultimo conserva elementi architettonici cinque-seicenteschi, evidenti nelle facciate e nello stemma dei Caracciolo visibile in uno degli angoli dell'edificio.

 

La chiesa di San Lorenzo Martire, risale al XII secolo ed è stata oggetto di ampliamenti e rinnovamenti nel XVIII secolo. Il suo interno, ricco di stucchi e decorazioni, ospita un prezioso organo a mantice del XVII secolo, un battistero e un'elegante acquasantiera datata 1619, ornata dello stemma dei Caracciolo. La torre campanaria, un tempo fulcro della difesa del castello medievale, si erge imponente superando i quaranta metri di altezza e custodisce un antico orologio meccanico ancora funzionante e perfettamente conservato nel corso dei secoli. La torre ospita inoltre quattro campane, la più grande delle quali pesa 13 quintali, realizzata grazie al contributo della comunità e alla maestria artigianale dei Marinelli di Agnone.

 

Un altro tassello che ci riporta alle storie di un tempo è la Fontana Vecchia, costruita nel XVI secolo sopra una fonte omonima e alimentata da due sorgenti. Questo antico lavatoio, completamente scolpito a mano, rievoca le attività quotidiane delle donne che vi si recavano al mattino per lavare i panni e dei contadini che la frequentavano la sera per far bere gli animali.

 

A circa due chilometri dall’abitato si trova il Convento di Sant'Antonio, completato dai Caracciolo nel XVII secolo, fu donato all'Ordine dei Frati Minori Osservanti. Rispetto agli altri conventi francescani dell'epoca, si distingueva per la sua ricercatezza architettonica, con una facciata decorata in marmo e un aspetto leggermente convesso. Nel corso dei secoli ha subito modifiche che hanno alterato in parte le sue caratteristiche originarie.

 

Nelle immeditate vicinanze del centro storico si trova la Pincera Angelilli, un'antica fornace, con struttura a pignone, per la produzione di laterizi risalente alla metà del 1700; delle sette presenti nella zona è l’unica superstite. Il termine deriva da pince, indicando i coppi per i tetti che in essa venivano cotti. Le fornaci, costruite con le tecniche dei romani, sfruttavano la ricca disponibilità di argilla nel territorio; tuttavia, a causa di una concorrenza con tecnologie più avanzate, andarono definitivamente in disuso intorno agli anni Cinquanta.

 

Per chi ama immergersi nella natura, San Buono è un luogo perfetto. Dal cuore del centro storico, si può raggiungere facilmente la magnifica Quercia del Vallone, una roverella secolare con una circonferenza di 8 m e un'età stimata di circa 1000 anni. La sua grandezza la rende la quercia più grande d'Abruzzo e la quarta più grande d’Italia. Immersa in un bosco punteggiato da formazioni rocciose di gesso, la maestosa quercia incanta chiunque si avvicini. San Buono è anche uno dei sei borghi dei Monti Frentani attraversati dal Sentiero dei Gessi, un itinerario lungo 37 km che offre un'esperienza unica nella natura.

Eventi e Tradizioni

Le celebrazioni tradizionali di San Buono iniziano il 13 giugno con la festa di Sant'Antonio. Continuano il 10 agosto con la festa di San Lorenzo, che include la rievocazione storica dei feudatari di San Buono. Il giorno 11 agosto è dedicato alla festa patronale di San Buono e le celebrazioni si concludono il 4 ottobre con la festa di San Francesco.

La cucina tradizionale di San Buono è caratterizzata dalla semplicità e dall'uso di ingredienti della tradizione contadina. Tra i primi e i secondi piatti si trovano le sagne e fasciule, la pizza gialla farcita con le rape e le frascatille polpette fatte con farina, aglio e peperoncino. Tra i salumi tipici spicca la ventricina, un insaccato tipico pluripremiato in Italia, fatto con parti selezionate del maiale e preparato seguendo un'antica ricetta.

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